Le scatole sigari sono contenitori che hanno molteplici funzioni. Se da un certo punto di vista chi ama il sigaro vuole conservarlo in uno scrigno bello a vedersi, desidera anche preservarne le caratteristiche organolettiche.
Questa seconda caratteristica delle scatole per sigari è quella che comunemente passa sotto il termine di Humidor. La sua funzione è determinante e nel tempo fa la differenza per la qualità stessa dei sigari conservati, poiché altera il sapore della fumata.
Tutte le scatole per sigari sono degli humidor, o per lo meno dovrebbero esserlo. Sono composte da un involucro in legno (esistono anche scatole per sigari in metallo), hanno l’igrometro e l’umidificatore.
L’igrometro è un misuratore di umidità, e talvolta anche della temperatura interna. L’umidificatore assicura che la presenza dell’umidità sia costantemente alimentata.
Per fornire continua umidità, in maniera costante e controllata, si determinerà una condizione di continua evaporazione e diffusione di acqua distillata che viene appositamente rifornita, periodicamente.
Se dovessimo indicare cosa tenere d’occhio di più tra umidità e temperatura, dovremmo dire senz’altro l’umidità. Il livello medio si aggira intorno al 70%, la temperatura ideale è di 18 gradi. Per ottenere un buon risultato ci si muove in un range di valori.
Ciò che davvero conta è evitare gli sbalzi termici accentuati, poiché questi danneggiano il sapore del sigaro.
Questa semplice nota fa capire perché scegliere una bella scatola sigari è importante per tenerla sempre nella stessa stanza. In bella posizione e senza l’esigenza di tirarla fuori da un luogo chiuso.
Come avviare un Humidor per scatole sigari
Quando si acquista una scatole per sigari, il fortunato possessore muore dalla voglia di riempirlo subito dei suoi preziosi sigari. Perché non dovrebbe farlo? Si tratta di un errore comune, ed il perché è abbastanza semplice.
La scatola dei sigari appena comprata non ha un livello di umidità idoneo alla conservazione del sigaro. Occorre fare l’avviamento dell’humidor che consiste nel mettere un bicchiere di acqua distillata al suo interno ed attendere che si generi l’umidità al giusto livello.
Quanto tempo è necessario per poter inserire i sigari all’interno? Si tratta di attendere per 72 ore per arrivare alla giusta stagionatura. In caso contrario l’umidità viene assorbita dall’ambiente esterno e successivamente dal sigaro che diverrà secco e quindi amaro da fumare.
Gli umidificatoritengono lontani i batteri del tabacco. Questo è un valido motivo per sceglierne una completamente rivestita in cedro spagnolo. I migliori sigari sono conservati in fogli di cedro prima di essere venduti proprio per preservare al massimo le loro condizioni.
Infine occorre tenere presente che il sigaro col passare del tempo invecchia, ragion per cui un buon humidor ha un gran valore ed è meglio sceglierlo sapientemente.
Scatole Sigari per tutte le tasche
Nell’immagine riportata sopra ho inserito quella che dovrebbe essere l’ambizione per tutti coloro che amano possedere una scatola sigari di livello eccezionale. A mio parere si tratta anche di un prezzo fantastico per così tanto lavoro.
Se invece la tua necessità è di avere un contenitore funzionale e bello anche come oggetto di arredamento, di seguito ne ho scovati alcuni che meritano la tua attenzione. Il prezzo è nettamente più contenuto senza perdere in qualità tecnica.
Ottima per finiture, un oggetto che non passa inosservato ad un prezzo molto vantaggioso. Il materiale di cui è fatto è pregiato, si tratta di mogano e cedro spagnolo. Al suo interno ci sono praticamente 3 umidificatori, per un totale di contenuto pari a 70 sigari massimo.
Lo stesso genere di risultato ad un prezzo analogo lo si può ottenere con questa Scatola Sigari:
Germanus è una nota casa produttrice di Humidor, chi conosce questo oggetti conosce anche questa marca. La capienza è di 100 sigari.
Bella vetrinetta portasigari ottima anche da tenere in un locale, la Turricola appare ben fatta e molto gradevole specie se con i sigari dentro. Ne contiene 100 tutti perfettamente visibile. Chi vuole iniziare a godere della fumata lenta può scegliere questa vetrinetta Humidor davvero scenica.
Per concludere una scatola per sigari di minore impatto ma comunque utile per mantenere in stato ottimale i sigari. Si tratta della Mensalla della Germanus che arriva a contenere fino a 30 sigari.
Direi che hai avuto tutti i riferimenti del caso, se la tua passione è agli inizi non conviene spendere troppo. Se invece hai uno studio professionale e un certo numero di amici che con te condivide la passione per la cultura dei migliori sigari del mondo, allora ambire alla Africa è ciò che ci vuole per completare il giro.
Viene anche chiamata la fumata lenta, con questa definizione non ci si riferisce solo al concetto di tempo, ma a tutti i sensi che vengono amplificati e che permettono di godere di un piacere più profondo. Quale ruolo gioca l’umidificatore per sigari nella tua passione? E’ ciò che scoprirai assaporando questo articolo che vuole essere una facile e pratica guida per gli amanti dei sigari, del loro sapore, della loro immagine e cultura.
Ti consiglio di leggere attentamente tutti i contenuti, poiché vedrai che riuscirai a riconoscere la qualità e la bellezza che, quando si parla di sigari devono andare di pari passo. La tua passione, i sigari, meritano il massimo, questo è l’assunto dal quale sono partito. A dispetto di altri articoli che si trovano nel web, in questo caso non bado a mezze misure e ti dirò, secondo me qual è il migliore humidor per sigari.
Quindi non aspettarti di parlare di
marche conosciute o facili indicazioni che banalmente puoi trovare su Amazon,
il mio compito in questo caso è quello di parlare di un risultato sia tecnico,
che soprattutto di bellezza, poiché l’umidificatore sigari, è di per sé un
oggetto importante come lo è uno scrigno, e merita nella casa o in un ufficio
importante, una posizione di rilievo.
Affrontiamo questo argomento
dividendo i vari aspetti, sarà per te più comodo leggere e ritornare su
paragrafi utili a farti compiere una scelta consapevole. Preparati ad un
viaggio da brividi, ti farò scoprire ciò che praticamente è introvabile ed
unico.
Come devono essere fatti gli humidor per sigari
L’humidor
prima ancora di essere uno strumento adatto a preservare la qualità del sigaro,
è un oggetto che possiede una presenza importante, tienilo sempre a mente. Pur
essendo sconosciuto ai più, quando lo si espone su una scrivania o in mezzo ad
un tavolo, diventa un elemento di focus.
In
buona sostanza attira talmente tanto l’attenzione che la curiosità porta ad
aprirlo, se non è visibile il suo interno. Ciò succede però solo se il suo
design è raffinato ed i suoi materiali sono naturali.
Stiamo
parlando di una bella scatola in legno pregiato con una forma evocativa. Per me
è questa l’essenza di un umidificatore per sigari. Tratteremo aspetti tecnici,
anche rilevanti ma ciò che più conta è possedere un oggetto bello, desiderato e
senza tempo.
I
vari strumenti sono solo di contorno all’essenza di un humidor per sigari, e si
possono sostituire con pochi euro.
L’esterno
dell’Humidor
Il
primo elemento per scegliere il proprio umidificatore
per sigari è il materiale di rivestimento, che non può essere diverso dal
legno. Parlo di legno massello, quello pregiato di zebrano, il mogano, il
ciliegio, il noce. Da ciò dipende la sensazione di matericità. Un involucro ben
esposto sembra quasi di toccarlo semplicemente osservandolo.
Il secondo elemento è sicuramente il design. Una forma piuttosto che un’altra, regala soddisfazione a chi la possiede e lo apprezza. Spesso e volentieri si vedono scatole portasigari informi e poco dettagliate, per poi scoprire al loro interno dei cubani da favola e ben conservati, un assurdo non credi? Chi possiede questi portasigari ha sicuramente un buon oggetto ma non è appagato totalmente, è come se il compito non fosse svolto appieno.
Per
capirci meglio, parlo di forme importanti, e personalmente la piramide è quella
che mi appaga di più. Il problema nelle forme ricercate è che devono essere
lavorate da esperti ebanisti. Solo gli artigiani e non le industrie possono
arrivare ad un prodotto pregiato ed esclusivo.
Il
design è quindi un modo per capire la qualità dell’involucro, una scatola senza
pretese la può fare chiunque, un oggetto di design ha bisogno di competenze sia
artistiche che materiali.
La Ferrari degli humidor per sigari ritengo sia questa, clicca qui. Si nota subito che la forma invita a capire cosa viene custodito al suo interno. Il piacere della fumata lenta inizia proprio dal gesto di aprire lo scrigno e servirsi di un sigaro importante.
Questo particolare humidor per sigari si chiama Africa ed il rivenditore che li propone ha solo dei pezzi contati che ha fatto realizzare per persone molto facoltose. Averle scovate, nel mare di Internet, è stato solo per un semplice colpo di fortuna per cui non finirò mai di ringraziare un caro amico.
Intendiamoci,
ci sono marche raffinate che propongono pezzi “esclusivi” disponibili sempre. Ed è proprio qui che casca l’asino.
Il confronto non può reggere con pezzi numerati e praticamente non
riproducibili.
Ciò
non significa che non siano eccellenti prodotti, ma solo che non si tratta del
massimo possibile. Anzi a dirla tutta potrebbero essere, le scatole portasigari
di marca, persino superiori per alcuni aspetti tecnici, ma ciò che conta è la
resa in termini di bellezza, di presentazione, di importanza ed in ultimo di
fierezza nel possedere ciò che in pochissimi al mondo si possono permettere.
Fai
attenzione al concetto di esclusività poiché in questo caso non va di pari
passo con un livello di prezzo esasperato. Questo elemento è stato per me
cruciale. Ci sono scatole di umidificatori
sigari che costano molto di più, eppure non sono vicini all’importanza
della scatola per sigari Africa.
Il
produttore ha semplicemente fatto una valutazione di costo reale per
realizzarlo in uno stock unico. Ciò significa che ha dovuto valutare una
partita unica di legno ed un costruttore ebanista di fiducia.
In
pratica questa opera d’arte per amanti del sigaro ha avuto una genesi quanto
mai particolare. Il punto di partenza non è stato il profitto, ma il semplice
amore per una cosa che dovesse dare pienezza alla storia ed alla cultura del
sigaro importante.
Passiamo
al suo interno.
L’interno
dell’Humidor
Tipicamente
il legno migliore è la cosiddetta cedrella, questo legno è il cedro spagnolo,
ma può anche essere il cedro rosso americano oppure il mogano dell’Honduras.
La
loro funzione deve essere quella di protezione dall’azione di parassiti, di
assorbire l’umidità in eccesso, favorendo un microclima ideale e preservato
dalla formazione delle muffe, e, cosa importante, deve essere in grado di
assicurare la maturazione del sigaro stesso.
Fai
attenzione al particolare del rivestimento interno poiché deve essere osservato
attentamente per cogliere imperfezioni, tieni infine conto che non troverai un
umidificatore sigari uguale all’altro, poiché il legno è vivo. Se il processo
di costruzione è stato fatto come si deve, non ci saranno problemi.
Il
cedro spagnolo lo si importa dal sud America, è quello migliore per
l’equilibrio tra capacità di assorbimento dell’umidità e profumazione (capacità
anti microbica).
Cos’è
l’Igrometro
Questo strumento serve a capire
quale sia il livello di umidità all’interno della scatola portasigari fornita di umidificatore.
Devi sapere che un giusto grado di
umidità è tra i 68 e il 74%. La temperatura ideale è 18 gradi. Con queste
caratteristiche ogni metro cubo di aria arriva a contenere circa 10 grammi di acqua. Il
sigaro ha bisogno di questo livello di umidità per non seccare.
Fumare un sigaro secco significa
farlo molto più velocemente e con un sapore più amaro. Se però la conservazione
del sigaro è fatta in un ambiente troppo umido, il sapore sarà acido e la
combustione non avrà quell’armonia nella sua lenta progressione.
Fai attenzione a questo particolare perché ha a che fare con la qualità della fumata, è quindi essenziale per il tuo umidificatore sigari.
L’Igrometro quindi ci fornisce
questi parametri ed è quindi un elemento di una certa importanza. Quello
analogico a molla è sicuramente il più utilizzato, con un livello di precisione
abbastanza soddisfacente. Ve ne sono altri che cercano di ottenere maggiore
precisione: l’igrometro analogico a capello, oppure quello a capello sintetico.
Stiamo parlando di caratteristiche
esasperate, solitamente quello a capello sintetico si distingue per
affidabilità nel tempo e per il fatto che non occorre averne particolare cura.
Il raffinato ed intenditore di questi strumenti si rivolge a quello analogico a
capello, mantenendo un contatto con la tradizione più importante. Occorre in
questo caso prendersene cura.
Sebbene la strumentazione sia
importante, ricordiamoci che deve fornire un range di misurazione, ciò che
conta davvero è il tipo di legno e la costruzione. Di fatto l’igrometro non
assicura la giusta umidità, la misura soltanto.
Esasperando il concetto, si può ipotizzare
di scegliere l’igrometro anche separatamente dalla scatola portasigari.
Spesso e volentieri, le scatole
portasigari lo evidenziano al di fuori del contenitore. Un vero intenditore non
si bada di questo particolare estetico e preferisce l’integrità dell’involucro
ed inserire il misuratore, all’interno della scatola, selezionando con cura
quello più adatto per funzioni e soprattutto dimensioni.
Occorre aggiungere un particolare
che collega questo argomento con quello successivo, ogni fumatore di sigari
predilige un particolare sapore, chi cerca il sapore forte e amaro e chi invece
quello più acidulo. Con ciò voglio metterti in guardia dal tipo di scatola
porta sigari che andrai a scegliere poiché l’umidificatore è in grado di
svolgere questa funzione di variazione del gusto solo se lo si può
padroneggiare.
Tipi di umidificatori sigari
Questo argomento lo si può
affrontare in molti modi. Ci sono coloro che si preoccupano di ottenere il
massimo per cui cercano soluzioni raffinate ed innovative. In questo caso si
parla di umidificatori ai polimeri acrilici, che rappresentano l’evoluzione
rispetto alle classiche spugne. Nel
web ci sono pareri che concordano quasi tutti con l’utilizzo di questi nuovi
umidificatori.
A ben vedere però siamo di fronte
ad un cambio di usi nella manutenzione del proprio humidor, un po’ troppo
spinta forse da chi la ritiene a prescindere la migliore. Nella quotidianità si
dispone di spugnette che vanno inizialmente imbevute nel loro prodotto (glicolpropilene),
e periodicamente in acqua distillata, quella che si usa per i ferri da stiro e
che si acquista al supermercato per intenderci.
Questa consuetudine talvolta è
sancita dal termine Credo che appare nella descrizione del prodotto, che
corrisponde alla società francese che li produce. In realtà ci sono altre
aziende che le producono anche di migliore qualità, per cui non è un punto a
favore della loro qualità, forse è vero il contrario.
L’umidificatore a polimero acrilico rappresenta una nuova
possibilità che si è diffusa da qualche tempo. Le maggiori marche lo usano e
forse per questo motivo si sono diffusi messaggi che li fanno apparire come i
migliori in assoluto.
Mancano però delle evidenze in
grado di rassicurare l’utente in termini di costanza del livello di umidità e livello
di carica batterica.
Una società americana ha poi sviluppato un brevetto che utilizza una soluzione salina contenuta in pratici sacchetti di plastica, sono i sacchetti Boveda. Basta semplicemente inserirli nell’umidificatore sigari.
Al di là di queste modalità, per
erogare e mantenere umidità a favore della qualità del sigaro, ne esiste
un’altra che taglia le gambe a tutte quelle sino ad ora viste. Si tratta degli
umidificatori elettronici. Il loro funzionamento è preciso e pratico poiché si
dovrà solo aggiungere acqua ogni due mesi.
E’ un accessorio abbastanza costoso
e che normalmente non fa parte dell’humidor proprio per questo motivo.
In buona sostanza a meno che non si voglia passare all’elettronica (valida solo per dimensioni importanti), la spugna tradizionale fa il suo mestiere a patto che venga ogni tanto imbevuta in acqua distillata. Ogni due anni occorrerebbe cambiarle.
Questo metodo permette
all’intenditore di prendere le misure sul gusto che preferisce, potendo giocare
sulla variazione di umidità a favore o del sapore maturo e amaro, o più giovane
e acidulo.
Bada bene questo concetto non è
fine a se stesso, ha invece una grande rilevanza con la degustazione del sigaro
affiancato ad un buon liquore.
Per questo particolare argomento ti
invito a visitare la categoria del sito che approfondisce proprio l’argomento
dell’abbinamento sigari e liquori.
Le dimensioni contano
Non bisogna sottovalutare l’aspetto della dimensione delle scatole sigari, poiché il singolo appassionato può voler mantenere una scorta più o meno importante che va da 20 ai 40 sigari. Una quantità superiore indica una necessità che va oltre la fumata settimanale in compagnia e richiede un’attrezzatura differente.
Sono i mobili vetrina, adatti per
l’esposizione, formati da diversi ripiani. Vi si possono stoccare centinaia di
sigari e sono bifacciali in modo da poter essere facilmente posizionate ed
utilizzate.
Per l’uso privato non sono
adeguate, meglio optare per scatole portasigari più modeste e belle da vedere.
Parecchi optano per la doppia
soluzione, il portasigari humidor, come quello che ti ho segnalato sopra per il
luogo principale (lo studio di casa, o l’ufficio), e per un altro ambiente, una
scatola più piccola, ma sempre pregiata, con una portata inferiore.
Conclusioni finali
Che sia un puros oppure un toscano, poco conta, dipende dai gusti, l’umidificatore sigari invece conta, poiché ha il potere di mantenere le caratteristiche intatte o addirittura di migliorarle.
Ma l’umidificatore sigari non è
solo un involucro tecnicamente idoneo, è anche un elemento di arredo ricercato,
come d’altronde lo è la passione per i sigari. Il godimento parte dal momento
in cui quel sigaro da meditazione viene rivelato.
Un buon intenditore cura questo aspetto, poiché fa parte dell’esperienza.
Per concludere dobbiamo riflettere
sull’unicità del sigaro. Quelli di livello sono fatti da esperti che curano la
selezione della materia prima e realizzano ogni volta un singolo capolavoro.
Per quale motivo la scatola che li contiene dovrebbe essere diversa?
Chiunque si intenda di humidor per sigari sa che al suo interno ci deve essere il Cedro spagnolo. Si tratta di una consuetudine oppure esiste un fondamento preciso?
A ben vedere l’humidor può essere costruito in forme e varietà diverse, l’unica cosa che vuole sapere chi lo acquista per prendersi cura dei suoi preziosi sigari cubani o italiani, è il suo rivestimento interno.
Bisogna fare attenzione ai particolari, ciò significa che un semplice rivestimento esterno in legno, non comporta alcun vantaggio per i tuoi sigari, l’essenziale è la preservazione della loro qualità, all’interno della scatola sigari.
L’umidificatore per sigari gioca un ruolo determinante per una caratteristica importante come l’umidità. La questione non riguarda solamente il loro stato di freschezza, ma ha ricadute sul sapore stesso.
Un intenditore sa come giocare sulla variabilità dell’umidità per far acquisire al sigaro un sapore più o meno amaro. Il gusto è talmente modificabile che alcuni hanno a disposizione più scatole portasigari, divise tra fumata singola e in abbinamento con un liquore.
La caratteristiche del Cedro spagnolo
Gli humidor hanno bisogno del Cedro spagnolo per diversi motivi:
Assicura la tenuta dell’umidità ottimale: Il Cedro spagnolo conserva grandi quantità di umidità al suo interno e le rilascia gradualmente. Tale funzione è determinante sia quando si apre la scatola sia per mantenere un clima costante al suo interno. Va detto che altri tipi di legno effettuano la stessa funzione, ma non con questa energia e soprattutto senza altre caratteristiche fondamentali;
Combatte gli insetti: Conosci il coleottero del tabacco? è il principale nemico dei tuoi sigari, Il Cedro spagnolo è fondamentale per tenerli lontano grazie alla sua naturale funzione di repellente.
L’Aroma: Una caratteristica ben nota agli amanti dell’odore del tabacco. La cedrella (Cedro spagnolo), ha un aroma armonico rispetto a quello del tabacco e ciò aiuta il processo di maturazione.
E’ vivo: essendo una sostanza organica trasmette le sue proprietà continuamente. Molti puntano il dito sulla presenza di eventuali resine che possono dipendere dal processo di asciugatura. Ciò può succedere anche dopo diversi anni. Non bisogna allarmarsi troppo e rimuoverla con cura. L’asciugatura perfetta della cedrella non esiste, possono rimanere tracce di resina che ne attestano la sua bontà in termini di provenienza.
Humidor con Cedro spagnolo, più che la marca conta l’esperienza
A differenza dal suo nome, il Cedro spagnolo lo si trova in Cina, in America latina, in special modo in Brasile e in altri paesi dell’Africa occidentale.
Il brasiliano sembra essere quello maggiormente qualitativo per il tipo di lavorazione (la minore possibile), e l’aroma del legno.
Purtroppo avere la certezza di acquistare un Humidor in vero Cedro spagnolo non è così facile. In un’altro articolo di questo blog per intenditori, ho espresso la mia idea di avere un prodotto realizzato da esperti ebanisti, poiché sono loro i primi che effettuano il controllo sul tipo di legno, sulla provenienza e sulla presenza di eventuali patine spalmate ad arte per nasconderne tipologia e provenienza.
In fin dei conti un buon Humidor con cedrella ha un riflesso sulla durata della qualità dei sigari contenuti, e sul buon aroma, che si propaga nella stanza in cui sono custoditi. Meglio usare i piedi di piombo quando se ne vuole acquistare uno.
La marca di una scatola per sigari non indica qualità a prescindere, quella proviene solo dalla passione e dall’esperienza di chi li li costruisce,
Un humidor per sigari è molto di più di un semplice oggetto che è destinato a conservare i tuoi preziosi sigari presenti e futuri. Ci sono diversi elementi che entrano in gioco, ma per aiutarti a capire cosa tenere sott’occhio vedremo quali sono quelli principali.
Tieni conto che la cosiddetta fumata lenta, assume un sapore che è direttamente collegata alla qualità del tuo humidor portasigari, ed il perché lo capirai tra poco.
Quali sono le caratteristiche di un buon humidor per sigari?
Innanzitutto occorre sapere a cosa serve la scatola portasigari. Trattandosi il sigaro, di materiale organico, ha bisogno di mantenere una certa idratazione, o meglio necessita di non perderla più che altro.
Idratazione
La funzione principe è sicuramente quella di non far seccare i sigari, che ad una temperatura sopra i 18 gradi e con un tasso di umidità inferiore al 70% circa, farebbe perdere la base di umidità del sigaro.
Per questo scopo, nel tempo, sono stati prodotti diversi sistemi che preservano un ambiente protetto. C’è da dire che un sigaro cubano o qualsiasi altro sigaro, se viene fumato entro un paio di giorni dal suo acquisto, non ha bisogno di umidificarsi.
La classica spugnetta inserita nella scatola per sigari, da attivare almeno due giorni prima del suo utilizzo, è lo standard. Basta dell’acqua distillata e seguire le istruzioni contenute all’interno.
Una temperatura troppo alta, e un’umidità inferiore a quella necessaria, determina una variazione nelle proprietà organolettiche, al punto dal risultare acre all’odore e amaro alla fumata.
Grandezza dell’humidor per sigari
La misura dell‘humidor per sigari è un discorso importante poiché non riguarda solo la capacità di ospitare comodamente un certo numero di sigari.
Una scatola per sigari che si rispetti, deve essere pensata prima per il luogo ove va esposta. La sua principale motivazione d’acquisto, spesso è l’esposizione, poiché è un oggetto raro e che da lustro a tutto l’ambiente.
Per questo motivo, ti suggerisco di capire per tempo dove la vuoi appoggiare. Un oggetto troppo piccolo o senza una bella forma, non soddisfa, anche se fa bene il suo lavoro.
In seconda analisi è chiaro che un humidor deve essere capiente per un buon numero di sigari. Di solito si finisce per avere una collezione che arriva anche ai 40 sigari.
Capita per chi viaggia spesso, entrare nei dutyfree degli aeroporti e non resistere alla vista di un buon cubano.
C’è chi ama la fumata lenta di diversi gusti. Un portasigari troppo grande è troppo invadente, potresti pensare di avere un humidor da esposizione ed un altro più piccolo per i sigari più da battaglia, dividendo così la collezione dal consumo periodico.
Cedro for ever
Il cedro è il legno migliore per assicurarsi un buon ambiente, inoltre non rilascia o assorbe odori. Fai attenzione a dove è stato messo il cedro, poiché per abbellimento, alcuni produttori lo mettono all’esterno dimenticando che il suo lavoro serve dentro la scatola portasigari.
Questo è un altro buon motivo per non scegliere una scatola troppo piccola. Ci sono diversi tipi di cedro, scegli quello spagnolo, sapendo che il nome non indica che viene dalla Spagna.
L’igrometro
Molti danno molta importanza all’igrometro che serve per misurare il livello di umidità. Fai attenzione a ciò che sto per dirti poiché è diverso da ciò che leggi di solito nei siti, anche specializzati, sulle scatole per sigari.
E’ un misuratore, da cui non si produce un vantaggio nel mantenimento, spendere cifre esagerate per una scatola sigari che punta tutto sullo strumento è come prendere una Ferrari per il suo contachilometri.
Il misuratore deve fare il suo lavoro, e magari deve anche essere bello, anche se viene inserito all’interno dell’humidor. Magari ci fa comodo anche prenderlo che misura la temperatura, ma non è il cuore della scatola per sigari.
Ci sono igrometri digitali che svolgono bene il loro compito, ce ne sono altri meccanici, con movimento a capello che rappresentano delle soluzioni davvero ricercate, ma non perdere il punto di vista principale.
Il prezzo e la passione
Due elementi che vanno insieme, poiché lesinare su un oggetto di questo tipo è l’ultima delle cose da fare. Personalmente preferisco:
un humidor per sigari scenico
materiali all’altezza a cominciare dal cedro spagnolo
un buon igrometro interno che si incastri bene nella scatola a livello di design
una capienza fino a 40 sigari
un livello di prezzi che si aggira dai 1.000 ai 2.000 €
No marchi famosi ma meglio opere dell’ingegno di un artigiano, proprio come suggeriscono gli esperti cubani.
In questo modo posso giustificare anche il numero uno degli humidor per sigari.